Angelo Manna, figura appassionata e controversa del panorama politico meridionale, fondò nel 1991 “il Fronte del Sud”, un movimento nato dal desiderio di riscattare il Mezzogiorno d’Italia.
Pur rappresentando il sogno della sua vita, il progetto non riuscì a decollare, schiacciato dalla mancanza di fondi, di sostegno mediatico e dall’indifferenza di molti, che Manna definiva provocatoriamente “pecore”. Il risultato alle amministrative di Napoli, con appena 2500 voti, testimoniò l’incapacità del movimento di guadagnare consenso significativo, nonostante le sue ambizioni.

Manna proponeva un programma radicale e identitario, mirato a ribaltare gli squilibri tra Nord e Sud attraverso azioni concrete e simboliche, tra cui:
1. Sostegno ai prodotti del Sud: Invitava i cittadini meridionali a consumare esclusivamente prodotti locali per incentivare l’economia del Mezzogiorno.
2. Ritiro dei depositi da banche pubbliche e Poste: Una forma di protesta economica per spingere il sistema finanziario a prestare maggiore attenzione alle esigenze del Sud.
3. Distacco dai partiti e sindacati nazionali: Una dichiarazione di indipendenza dalle istituzioni che, a suo avviso, penalizzavano il Sud.
4. Appalti esclusivi alle aziende meridionali: Una misura per garantire che i fondi destinati alle opere pubbliche nel Sud rimanessero nell’economia locale.
5. Insegnamento dei dialetti meridionali nelle scuole: Per preservare e valorizzare le lingue e le culture locali.
6. Tutela della canzone napoletana: Proposta di creare un ente specifico che gestisse i diritti delle canzoni napoletane a vantaggio delle regioni meridionali.
Manna non mirava semplicemente a vincere le elezioni, ma a trasformare radicalmente il sistema di potere, dichiarando: “Io non voglio vincere le elezioni, voglio conquistare il potere.” Credeva che fosse necessario un riequilibrio definitivo nei rapporti economici tra Nord e Sud, in nome di una giustizia storica.
Nonostante la passione e il coraggio delle sue idee, il Fronte del Sud non riuscì a superare le barriere della politica tradizionale e dell’opinione pubblica. Tuttavia, il pensiero di Angelo Manna rimane una testimonianza del profondo bisogno di riscatto e autonomia percepito in alcune aree del Mezzogiorno, lasciando un’eredità di riflessione sui rapporti tra Nord e Sud.


I Congresso Generale del “Fronte del Sud” per l’elaborazione del progetto politico e l’elezione degli organismi statutari.

I Forum nazionale della “Lega Nazional Popolare”