Ragazzi del Sud! L’unificazione italiana ci costò, in poco più di dieci anni, un milione di morti, tutti uccisi a tradimento, e ci costò, in meno di un secolo, e sempre a tradimento, ventisei milioni di emigranti! Ed ha le meningi imbottite di puttanate, l’Italia! Ad imbottirgliele sono state e sono i nord-dipendenti politicanti del Sud, gli eredi dei pragmatici e immorali traditori del fatal Sessanta. E sono stati e sono gli untuosi servitori del Mendacio: gli storiografi e i giornalisti ignoranti.
Ma noi abbiamo un dovere da compiere. Una Mamma offesa, tradita, maltrattata, calunniata e in catene sta chiamando dal 1860 i suoi figli attorno alle sue piaghe fisiche e morali che ormai l’ hanno ridotta allo stremo.
È possibile che nessuno di essi ne oda il rantolo che giorno dopo giorno si fa più forte e accorra al suo capezzale? Ed è possibile che nessuno decida di non farla morire  e, preso da sacro furore, dichiari la guerra ai suoi vigliacchi torturatori di sopra e di sotto per ottenere – prima ancora del risarcimento dei danni materiali e morali che Essa subisce da quasi centoquarant’ anni – che quei puntini sulle Sue i  vadano messi al loro posto prima che sia troppo tardi (e chi vuole intendere intenda)? Ed è possibile che neppure il Capo dello Stato, che è il simbolo dell’Italia-una, capisca che il Sud ha bisogno, sì, di tante cose, ma per poter avere la meglio sulla malasorte materiale e morale che incombe su tutti i suoi organi vitali è indispensabile ed urgente il suo ricovero nel reparto di rianimazione e terapia intensiva dell’ospedale della Sacra Verità Storica, e non già di scongiuri, e tanto meno di novene -con tutto il rispetto- al solito taumaturgo san Gennaro?
Il Sud voleva l’Italia-una e la sta ancora aspettando. Il Nord voleva solo il Sud!
Voleva un’ Italia tutta sua per farci solo i cacchi suoi! Le nostre cose non andarono come gli scribacchini al servizio di quegli assassini dei fratelli d’Italia vollero farci credere… E chiunque sostenga il contrario, beatificando il cosiddetto risorgimento, mente solo per la gola… E fa dell’apologia del crimine! A cominciare dal Capo dello Stato, che è piemontese!
Ragazzi del Sud ! Sangue del nostro sangue che forse non sarà blu ma acqua certamente non è ! Scribacchini travestiti da storici imperversano dal 1860, e Roma ci impone di abbeverarci alle loro avvelenate fonti? Noi possiamo dimostrare la loro velenosità.
Ed è per questo che abbiamo scritto Italia! Italia! Italia!…, ed è per questo che scrivemmo Quegli assassini dei fratelli d’Italia… Ed è per questo che scriviamo queste schede, essenziali e veritiere, sul cosiddetto brigantaggio post-unitario nelle provincie meridionali.  Noi quel rantolo lo abbiamo udito e quelle piaghe e quelle catene le abbiamo viste, e non ci fidiamo più di sapere che Mammà sta morendo e che noi figli ce ne stiamo con le mani in mano, o, peggio, stiamo lì, al suo capezzale, soltanto a tirarle i piedi.
Il Sud non deve scalare campanili e agitare leoni!
Il Sud ha da organizzare la sua inesorabile vendetta. In qual modo ? I suoi figli mettendo o rimettendo a dovere, al loro posto, i puntini sulle i della propria storia.
Voi ragazzi imparando, riflettendo, meditando.
Noi il dies irae, che spunterà, ne siamo certi, potremo non vederlo. Vogliamo andarcene, però, con la soddisfazione che a propiziarne l’aurora e il mezzogiorno (di fuoco !…) siamo stati noi. Noi scriviamo tutto quanto sappiamo! Voi, imparate.
E allora sì che la musica sarà diversa. La forza di sbattere sulla faccia gialla dei nostri calunniatori (e di quelli che fanno finta di incazzarsi quando la feccia padanese ci sputa addosso) tutto quanto avremo scritto e imparato ci verrà dalle verità che saremo stati capaci di appurare sul nostro conto.
E allora sì che potremo sfidare i professoroni ciucci, i cattedratici bugiardi, i sabaudisti postumi e cocciuti, i sacchi scuciti che dal 1860 si dànno le arie dei materassi imbottiti o delle trapunte arabescate.
E allora sì che potremo mandargli a dire, ovunque si annidino e chiunque li foraggi: Vi siete cacagliati e ragliati addosso! La vostra sporca iacovella è durata abbastanza. Dunque: Scennite da cavallo…E gghiate a ppère! Iate !…
Un giorno, questi sfratta-panelle, questi ietta-càntere, questi saccenti e vuoti schiavacci del potere allobrogo-longobardico giureranno che il liberal-capitalismo annoveri dei santi tra le sue orde: e ne faranno perfino i nomi… E quanta sporcizia getteranno sulla trimurti tragica del Sud (Mafia-Camorra-Ndrangheta) è presto detto: ne getteranno quanta ne gettano dai giornali e dalle tv i loro compari giornalisti i quali nell’arte di leccare e succhiare i famosi campanelli cinesi fra le natiche dei potenti sono, come sopra, maste fernute . Giureranno cose ovvie, scontate: che la nostra tragica trimurti (della quale giureranno che siamo figli degnissimi !…) compia crimini orrendi, e che lo Stato, prosit, faccia bene a perseguitarla per farglieli pagare…
Non giureranno mai, però, che in Italia imperversi, più efferata di ogni altra, una gang di industriali superassistiti e superparassiti che realizza il massimo utile con il minimo sforzo, e che questa gang sia proprio il riverito e onorato liberal-capitalismo, e che, cancro del sistema economico, esso sfrutti il lavoro e tenda a monopolizzare i mercati e compia due crimini che lo Stato punisce legiferando per favorirli: spremendo i contribuenti,  facendo senatori a vita e capi di governo e ministri i ricattatori più abietti… (Se non mi dài 5 mila miliardi, trasferisco gli stabilimenti altrove, all’estero, all’inferno : dove trovo manodopera migliore di questa e con minori pretese!…) spremendo i contribuenti e facendo senatori a vita e capi di governo e ministri i ricattatori più abietti…
E non giureranno mai che se in Italia è un leviatano, questa abietta gang è l’aids che divora l’anima e il corpo del Sud.
Il liberal-capitalismo robotizza i nostri operai imponendo loro ritmi di lavorazione e unò-dué da lager che al Nord si guarda bene dall’imporre, e vuole le gabbie salariali per ridurre ulteriormente i costi… Nel frattempo ha distrutto l’agricoltura, ci ha tolto i sapori e i colori della terra, del cielo e del mare, ha devastato la nostra cultura, ha mortificato la nostra fantasia, ha dato la morte a quelle piccole e strapiccole imprese, specialmente quelle a conduzione familiare che rappresentavano la vitale boccata di ossigeno per la nostra semi-asfissiata economia, il danaro che le banche gli prestano lo restituisce con interessi ridotti rispetto a quelli che le banche medesime (associazioni per delinquere di stampo mafioso super-protette dall’Italia-una) pretendono dai nostri imprenditori…
Giureranno finanche che il liberal-capitalismo ha risolto tanti nostri assilli occupazionali ?… Eh! Il confindustrialismo agnellesco e berlusconiano lo giura e lo fa giurare da una vita!
Ma non giureranno mai, quei fetenti schiavacci, che, come dovevasi dimostrare, il Sud ricopre ormai da attore consumato il ruolo assegnatogli nel 1860 dai vincitori: il ruolo del consumatore dei prodotti del Nord, il ruolo della piazza sulla quale devono scialare le industrie di quegli assassini dei fratelli d’Italia! E non giureranno mai che chi consuma licenzia, sbaracca e chiude: solo chi produce ingrassa, solo chi produce si spande, si ingrandisce, si allarga, solo chi produce assume!…